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Se vi piacciono la montagna in estate e in inverno,le tradizioni e le cose genuine, ecco il posto che fa per voi,anzi per noi. A due passi dalla piazza di Rivisondoli, in un angolo in basso, appena di fronte ad una delle belle chiese del paese si scorge l’ingresso di Giocondo, uno dei ristoranti più caratteristici dell'Alto Sangro. |
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Ricavato dalla ristrutturazione di un vecchio fondaco,questo ristorante è la soddisfazione di Giocondo Gasbarro che ha messo “in tavola” la sua passione per l’enogastronomia, aprendo qui nel 1981 e l’enoteca Enogiò a poca distanza circa dieci anni fa.L’uno e l’altro traboccano di bontà, trovando spazio la riscoperta di piatti tipici ed invitanti, e le migliori produzioni alimentari della regione.
Gli arredi sono semplici e caratteristici dei bei locali di montagna, con vecchie credenze, panche, sedie e tavoli in legno scuro, mentre le pareti ospitano ceramiche e stampe che ricordano i costumi tradizionali dei paesi vicini. Secondo una tacita usanza che si ripete sin dall’apertura gli affezionati arrivano in due orari distinti per il pranzo, “alla mezza”(le dodici e trenta) o poco prima delle quattordici e trenta: l’ambiente al contempo elegante e familiare, con un servizio molto curato.
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Le due donne di casa Gasbarro, Giovanna in cucina tra i fornelli a preparare le specialità della casa ed Elisabetta la figlia in sala ad accogliere i clienti. Per cominciare propongono una sfilata di antipasti sfiziosi come la ricottina salata, il pecorino, il salame di cinghiale, salame di pecora, ventricina piccante, (tutte cose che da queste parti si realizzano artigianalmente in maniera eccezionale). Tra i primi piatti sono assolutamente da provare le taccozze con zucchine e zafferano di Navelli, la polenta con salsiccia e broccoli e formaggio pecorino, i mitici cazzarielli e fagioli, le cordicelle con pancetta salsiccia prosciutto e pecorino e le tagliatelle alla morronese con ragù bianco di vitello e maiale, listarelle di peperoni e cicoria. I secondi rappresentano l'attività pastorale di questi luoghi, e
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Giocondo ha i suoi fidati fornitori dai quali acquista giornalmente: dunque, l'agnello alla scottadito alla brace, le bistecche di vitello scottone, la salsiccia con la scamorza, gli straccetti di vitello con rucola, aceto balsamico e scaglie di parmigiano ed il pecorino servito con il miele. Da non perdere le patatine tagliate a mano tonde, fritte, fresche e le verdure locali saltate in padella. Il tutto va accompagnato con del buon vino, potendo scegliere dall'enoteca le migliori etichette nazionali e quasi tutte quelle locali, ma in questa menzione va inserito tra il banco delle grappe e degli amari, l'amaro Giocondo e la ratafia Presidium.Non è ancora giunto il momento di andare, perché è d'obbligo assaggiare almeno una delle tentazioni golose, come la torta di crema cotta, le scartellate calde con il miele, le crostate con confetture locali e il semifreddo al torroncino.Vale davvero il viaggio.
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